L'acqua è considerata parte del demanio che è proprietà di uno Stato e di un popolo e, in quanto indispensabile alla vita, è un bene comune a cui tutti hanno diritto di accesso. L'accesso all'acqua è fra quelli menzionati nella legge sul servizio universale a livello europeo.

In quanto proprietà delle persone che vivono in un territorio, l'acqua dovrebbe avere un costo soltanto associato alle spese per la sua gestione, per ripagare i costi di depurazione, i controlli e quelli di pompaggio dai fiumi a valle verso i centri abitati posti più in alto.

Molte comunità locali conferiscono la gestione delle acque a società private, con concessioni di 30-40 anni in cambio di un canone annuo corrisposto al comune locale. La trivellazione dei terreni fino alle falde acquifere oppure l'imbottigliamento delle acque nelle sorgenti di alta montagna sono operazioni che contribuiscono al problema idrico in quanto riducono la portata che giunge a valle